Intervista a Patrizia Testoni di Amedeo Caneschi
Intervista alla pittrice Patrizia Testoni
Sogni, misteri, illusioni, fantasie e realtà
Amedeo Caneschi, referente artistico di Gigarte, ha intervista la pittrice Patrizia Testoni, in arte Patrizioni, alla scoperta del suo percorso artistico e del modo di vedere l'arte. L'Arte le e' congeniale e, da autodidatta quale è, la esplora e ne diventa "artefice" seguendo quell'indole creativa che le appartiene. Opere grafiche e pittoriche, su carta e su tela, a pastello,matita ed olio, con soggetti ed emozioni che trasmettono un animo inquieto e attento al mondo ed alle sue forze e debolezze.
Quando hai iniziato a dipingere con continuità?
In casa mia ho sempre respirato arte grazie a mio padre che era un appassionato del settore. Io amavo disegnare ma per un periodo non ho voluto toccare nè matite nè pennelli nè guardare volumi d'arte.
Lentamente ho ricominciato a riavvicinarmi al disegno utilizzando uno pseudonimo poi piano piano ho ripreso a dipingere costantemente. Mi piace semplicemente prendere una penna oppure preparare una base colorata e cominciare una sorta di viaggio immaginario, seguire la mia mano per vedere dove mi porta. Alla fine posso inorridire o stupirmi del risultato ma per me quello che conta è il percorso è in quello spazio di tempo che trovo giovamento. Per me dipingeredisegnare è un modo di esprimermi e di sentirmi libera.
Come sei arrivata a sperimentare la tecnica del Fluid Paintg?
Con la tecnica del Fluid Painting la mia mano si muove assieme alla tela è libera da qualsiasi costrizione mentale. La mia mente infatti si perde in essa e si trasferisce sulla tela stessa. In quel momento mi risento felice.
Quali sono gli artisti che ami di più?
Ho un debole per Van Gogh per l'intensità dei suoi dipinti ma ho una passione anche per gli artisti di strada perché li vedo contenti per quello che fanno e liberi di essere nei posti dove sono, felici come me quando immagino di essere sott'acqua dove la percezione del tempo ed il suono cambiano,dando vita a mondi e fantasie nascoste.
Alla fine per me dipingere, disegnare o ammirare un dipinto è terapeutico è proprio in quei momenti che posso dire "Sto Bene!"
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