RECENSIONE LILLO TURCO
RECENSIONE LILLO TURCO
RECENSIONE LILLO TURCO La pittura di Patrizioni è un'arte personale che scaturisce dalla profondità del suo animo a contatto con tutto ciò che la circonda, alimentando le sue stesse passioni e restituendo all'osservatore le emozioni che lei prova in prima persona.
Le varie opere dell'artista emiliana formano tante sinfonie, che nel loro intrecciarsi producono una sorprendente musica di colori, musica che sostituisce alle note dei colpi di pennello capaci di armonizzarsi nella rete di un linguaggio figurativo unitario, che sembra crescere a poco a poco di fronte ai nostri occhi avidi d'immagini.
La Natura è raffigurata in chiave romantica: le diverse sequenze visive proiettate sulla tela rappresentano infatti altrettanti correlativi oggettivi di emozioni personali. In questo senso Patrizioni condivide l'assunto del pittore inglese John Constable, secondo il quale la "pittura non è altra parola che sentimento".
"La Natura non è un mondo a parte, ma una parte di noi. Siamo immersi in questo cosmo e finiremo in mezzo alla natura, che è colore, vita. Gli stessi alberi parlano!”.
Ne “Il viale”, una tra le opere più interessanti, la Patrizioni mette su tela un viale alberato in aperta campagna: alberi con foglie gialle e grigie, una visione contrassegnata da freschezza, luce e colori. Il tocco del pennello leggero e delicato delinea in maniera semplice ma incisiva i minimi dettagli.
Come racconta l’artista stessa: “era il 2 di Novembre e gli alberi avevano ancora delle bellissime foglie verdi che mi entusiasmavano solo a guardarle, nonostante questo non sono riuscita a usare quei colori. Sembrava che il pennello avesse già deciso di usare altri colori, diversi da quelli reali”.
In “Bosco autunnale” l’artista mette in primo piano quattro grandi alberi che hanno già perduto le foglie, ma conservano nonostante il “letargo” la propria vitalità. Patrizioni scrive: “L'aria era fresca, tipica dell'autunno, soffiava il vento , e i tre alberi davanti alla mia finestra ondeggiavano e le foglie assumevano quel colore marrone bruciato che segna la fine del loro ciclo vitale eppure mi sentivo viva e frizzante...
Del resto non capisco la natura: si prepara a dormire, eppure tutt'intorno si riempie di vita e colore!”.
“In Pineta” troviamo in primo piano due maestosi pini marittimi; sullo sfondo, un uomo e una donna circondati e quasi sopraffatti dalla meraviglia di fronte alla straordinaria bellezza della natura. Luci, colori, ombre e sfumature sono ben bilanciati. Ricorda tanto gli artisti naif che si distinguono per il loro istinto e originalità, senza seguire i dettami tecnici o “filosofici” delle espressioni artistiche del “momento”.
Patrizioni ancora scrive: “La natura, il pino, l'odore della salsedine che si sente in pineta, mi riempiono il cuore di entusiasmo, di vitalità, come se pregustassi già l'imminente vista dell'azzurro del mare, quest'energia vitale che ci regala la natura senza chiederci nulla in cambio, se non un po di rispetto”.
Questa attenzione alla natura ha una valenza fortemente ecologista che si contrappone alla nostra attuale situazione, dove una ingiustificabile conflittualità tra natura e mondo metropolitano mortifica l’intrinseca esigenza di libertà e spazio.
In "L'Albero piegato" una raffica repentina di vento tenta di sopraffare l’indomita pianta che resiste e vive contro ogni avversità climatica.
In “Volo di gabbiani” e in “Volo di gabbiani 2” è evidente l’influenza vangoghiana, colori accesi rivelano un campo di grano maturo pronto per il raccolto, con gabbiani al posto dei paradigmatici corvi, e il mare azzurro dello sfondo, che con la sua limpida freddezza cromatica si contrappone ai cieli cupi e burrascosi del famosissimo pittore olandese.
Un’altra tematica importantissima è la guerra, posta in relazione con l’infanzia. Ciò si evince nel dipinto “Sognando”, dove, sotto un cielo plumbeo, un bambino innocentemente si svaga con un aeroplanino giocattolo, senza rendersi conto della distruzione che è proprio davanti ai suoi occhi.
L’aria rarefatta e satura è raffigurata dai colori, giallo, nero e marrone ben sfumati, le figure sono solo sagome nere quasi a suggerire la condizione permanente di lutto e dolore che una guerra comporta.
Ne“Il colore blu” la tematica trattata è quella (implicita) della fame del mondo. Nella lontana Africa una donna di colore tiene sulle spalle il suo bambino, mentre beve da un recipiente.
Nell’artista emiliana troviamo un’autentica attenzione ai variegati temi sociali, alla guerra, ai bambini, alla natura, in un intreccio di luci ed ombre, colori e sfumature che rendono il mondo artistico di Patrizioni particolarmente suggestivo.
Lillo Turco
Link: facebook Patrizia Testoni (Patrizioni)
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